Il coinvolgimento delle risorse umane è un elemento fondamentale per qualunque imprenditore.
Negli ultimi 18 mesi è apparso a tutti evidente il gap da colmare dal punto di vista della digitalizzazione e quindi la necessità di gestire le risorse umane anche in un contesto di smart working.
La scommessa per molti imprenditori e manager è stata ed è tuttora, quella di comprendere come sostituire una gestione in presenza con un suo corrispettivo digitale.
Già dal primo lockdown è apparso evidente che digitalizzare parte dei processi non sarebbe stato sufficiente, per gestire correttamente le persone e mantenere elevata la loro produttività.
Serviva un elemento in più per rendere più attraente e più ingaggiante il coinvolgimento delle persone.
Abbiamo trovato la risposta nella gamification, non la semplice gamification riferita alle attività ludiche che ben conosciamo e che appartiene all’attività del gaming: la nostra attenzione è caduta sulla gamification aziendale conosciuta anche come HR gamification, cioè un sistema che utilizza le dinamiche del gioco e che le applica al mondo del lavoro con il preciso scopo di monitorare in tempo reale i KPI dei collaboratori.
Ma cosa rende le dinamiche del gaming così attraenti al punto da trasferirle al mondo del business? Per rispondere a questa domanda prendiamo in prestito le parole di Simon Sinek esperto di marketing e motivazione:
“Sappiamo che grazie all’interazione con i social media e con i nostri cellulari viene rilasciata una sostanza che si chiama dopamina, ecco perché quando riceviamo un messaggio proviamo una buona sensazione. Può capitare a tutti, di sentirsi un po’ scarichi e allora mandiamo messaggi agli amici. È una bella sensazione quando ti rispondono. La dopamina è la stessa sostanza che ci fa stare bene quando beviamo, quando fumiamo e quando scommettiamo. In altre parole, crea molto dipendenza”.
Per noi di Fattoria dei talenti, le dopamine sono il punto nodale che attiva la motivazione delle risorse umane. I vantaggi dell’HR Gamification sono notevoli:
🔹 Si innesta un modello di team building permanente alimentato dai giochi di squadra: dal proprio smartphone, ogni componente di un gruppo ha infatti la possibilità di valutare i suoi progressi nella competizione con i propri colleghi.
Il raggiungimento di specifici KPI permette ad ogni membro del gruppo di vincere dei premi, il tutto avviene all’interno di un sistema di notifiche che esattamente come per i social, stimolano una continua interazione;
🔹 Aumenta la produttività dei collaboratori che non sono più coinvolti nel semplice fare ma si focalizzano sull’ottenimento di risultati misurabili direttamente correlati a varie forme di premio o gratificazioni anche sotto forma di semplici badge o medaglie;
🔹 La digitalizzazione e la gestione distanza costringono il manager a individuare chiari KPI sui quali attivare le corrette azioni del project management; i collaboratori sono maggiormente focalizzati sul risultato e quindi portati a migliorare efficienza ed efficacia delle proprie azioni e di conseguenza a ridurre i costi di non qualità.
Questi sono solo alcuni dei vantaggi che si possono ottenere applicando l’HR gamification per gestire e motivare le risorse umane.
Dal momento che due progetti su tre di digitalizzazione aziendale falliscono, è imperativo che l’imprenditore e il management coinvolgano i propri collaboratori, per condividere la vision aziendale e quindi garantire le migliori condizioni di una corretta adoption.
Per noi è molto chiaro che questo è soltanto l’inizio di un percorso che richiederà una costante implementazione, per inserire periodicamente nuovi tasselli che alzino sempre di più l’engagement delle persone e tutto il potenziale della gamification.
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Ugo D’Alberto