Risorse umane, gamification, welfare… Tu hai mai pensato d’introdurli nella tua azienda?
Sai, anche io, come altri miei colleghi, ho un passato nella gestione d’’impresa. Chi da imprenditore e chi da manager, ognuno di noi ha provato quest’esperienza e capiamo appieno le difficoltà che spesso si incontrano per riuscire a conciliare le esigenze delle persone e quelle del business.
A volte si commettono degli errori senza nemmeno realizzare di farli.
Molti dei clienti con cui ho a che fare me lo dicono spesso: la gestione del capitale umano è molto più complessa di quel che credevano.
E purtroppo è così, finchè non entri in contatto con un’azienda come la nostra che si occupa di risorse umane, non comprenderai mai appieno quanto queste siano fondamentali per la crescita di un’organizzazione.
In fondo se non hai persone che lavorano con te, la tua sede operativa rimane vuota, quindi tu non produci e di conseguenza non vendi, indi per cui non fatturi.
Quello che ti voglio dire è che non ti basta assumere i tuoi collaboratori, serve un engagement continuo, bisogna motivarli e consentire loro di esprimere sempre il massimo delle loro capacità, a modo loro e nel loro linguaggio.
Insomma, è come quando scegli il tuo/a compagno/a per la vita, il rapporto lo coltivi e si evolve giorno dopo giorno, non rimane mai uguale come alla prima volta in cui vi siete incontrati.
Quindi, come coinvolgere e motivare i tuoi collaboratori affinché rimangano e si fidelizzano alla tua azienda?
Questo è il motivo del mio articolo di oggi. Ti voglio raccontare come gestire le tue risorse umane attraverso il Sistema Manuagere ideato da noi di Fattoria dei Talenti.
Coinvolgi i tuoi collaboratori stracciando i vecchi metodi
Noi di FdT ci siamo accorti che i metodi tradizionali non funzionano più!
Devi sapere che il nostro gruppo è formato da persone, appassionate di persone, che lavorano ogni giorno a stretto contatto con molti imprenditori e aziende per aiutarle a facilitare i loro processi di gestione del personale.
Non voglio ribadire il concetto della Pandemia, ma purtroppo è divenuto la nuova linea di confine che divide l’antiquato con il progresso.
In pochi anni tutto è diventato più veloce, tutto è stato stravolto. Se prima la tecnologia faceva parte delle nostre vite solo ad un livello “superficiale”, ora è parte integrante di ogni nostra attività quotidiana.
Prova solo a pensare alle video call: come reagivi quando ti chiedevano di farla?
Nella maggioranza dei casi venivano viste in cattivo modo, ad oggi invece sono essenziali e vengono predilette all’incontro in persona.
Approcciare la gestione delle risorse umane con le vecchie tecniche dona esattamente lo stesso effetto.
Puoi essere un bravissimo imprenditore e gestire la tua azienda in modo egregio, ma al contempo devi essere consapevole che lo stai facendo in un contesto mutevole.
Solitamente gli imprenditori o i manager aziendali sono concentrati sul core business, quindi stare al passo con nuove tecnologie, metodologie e approcci non è così semplice.
Come hai bisogno di un commercialista, ti servono anche persone che si occupano della gestione del personale e siano qualificate in quel che fanno.
Quello che ti voglio spiegare in questo articolo è come il Sistema Manuagere possa diventare uno strumento che facilita la tua vita.
È il frutto delle nostre ricerche e della nostra competenza in ambito di risorse umane e grazie ad esso potrai evitare alla tua azienda di essere a rischio estinzione.
Gestire le risorse umane: il nuovo concetto di Diversity
Un consiglio dei Big delle imprese grosse come Google, Microsoft o Apple è quello di tenersi stretti e vicini i collaboratori che sono molto differenti da noi.
E con diversità non si intende solo includere culture diverse dalla nostra, minoranze o categorie protette, il concetto di diversity è cambiato, soprattutto nelle realtà aziendali italiane.
Prima di addentrarmi in questo tema, ti spiego le fasce generazionali che sono state individuate. In totale abbiamo 5 generazioni con cui entriamo in contatto ogni volta che ci affacciamo al mondo del lavoro:
- Maturi dai 76 ai 95 anni;
- Baby Boomer dai 56 ai 75 anni;
- Generazione X dai 41 ai 55 anni;
- Millennials (o Generazione Y) dai 26 ai 40 anni;
- Generazione Z dai 15 ai 25 anni;
L’Italia è una nazione vecchia, e gli imprenditori spesso si collocano nella fascia dei maturi.
Poco prima della pandemia avevamo circa ⅔ delle aziende gestite da ultra sessantenni, e di cui una parte era gestita da baby boomer.
La situazione di molte imprese ad oggi è caratterizzata da un mix di età differenti, dove spesso le une non riescono a comunicare con le altre.
Il discorso “i giovani d’oggi non hanno più voglia di lavorare” è una frase fatta che non vede riscontri effettivi sulla sua veridicità.
Il vero problema è che le aziende non riescono a parlare la lingua dei giovani.
Lo scontro generazionale è vastissimo. Per rimanere competitivi sul mercato bisogna trovare la giusta convivenza di queste 5 generazioni perchè oramai è diventata la normalità.
Manuagere nasce anche per sopperire a questa esigenza, creando un ponte tra i più giovani e quelli con un’età più matura.
La responsabilità di far sentire parte integrante dell’azienda ogni singolo collaboratore è quello che ci ha mossi per creare questo sistema.
Cos’è Manuagere?
Manuagere è molte cose e ne fa altrettanto tante. Elencarti tutte le funzionalità sarebbe come cercare di descriverti ogni caratteristica di uno smartphone.
Insomma, ti annoierebbe.
Quello che devi sapere è il beneficio che apporta e che si basa su una logica che funziona con tutte le generazioni sopra elencate: la gamification.
Abbinare l’idea di gioco e di lavoro è spesso difficile, anzi, il più delle volte non viene nemmeno compresa appieno, quindi ora cerco di spiegartelo attraverso un riferimento differente.
Qualsiasi azione tu fai, come scegliere determinati vestiti quando esci, postare una foto sui social, provare la fortuna con il gratta e vinci, è determinata dalla voglia di comunicare qualcosa ed essere apprezzato dagli altri.
Ora, tu dirai cosa c’entra col gaming? E qui ho la tua risposta. Non so se hai mai avuto la possibilità di giocare online ai videogames.
Quando tu ti trovi a giocare con altre persone, vuoi essere ammirato, quindi inizi a misurare le tue capacità rispetto a quelle degli altri, dentro di te si innesca un meccanismo di competitività per risaltare sugli altri.
Persone che giocano attraverso una piattaforma aziendale è come se fossero in un team building continuo, sono sempre in contatto e in competizione sana l’uno con l’altro.
Il concetto non è tanto la questione del gioco, ma prendere questi meccanismi ed utilizzarli per “portare a casa” dei risultati utili.
Analizzare il KPI, creare un’academy aziendale, capire il clima che vige tra collaboratori, motivare e coinvolgere le risorse umane dell’azienda… Tutto questo ora è possibile attraverso una semplice piattaforma: il Sistema Manuagere.
Ad esso puoi integrare anche il Welfare aziendale oppure creare un piano con il nostro aiuto.
Come è nato Manuagere?
Noi di Fattoria dei Talenti siamo entrati a contatto con l’azienda che in Italia aveva la maggior esperienza in assoluto, e riconosciuta, su quello che era la gamification. Tuttavia non conosceva le logiche e le strategie HR.
Quello che abbiamo fatto è stato tradurre tutta la competenza della gestione delle persone in una piattaforma che utilizzasse questa logica innovativa che coinvolge tutte le generazioni.
Ci hanno aiutati a tradurre in termini tecnici quello che avevamo in mente.
Insieme abbiamo trovato la corretta direzione per trasportare il nostro pensiero in una piattaforma moderna che potesse essere sfruttata con facilità da tutti gli imprenditori.
Non aver paura di farti aiutare, gli strumenti ci sono, l’evoluzione è continua e quindi affidati a persone come noi che la tengono sempre sotto controllo!
Per concludere questo articolo, ti voglio chiedere: tu, come gestisci le tue risorse umane? Vuoi raggiungere le singole persone e vivere con serenità la tua azienda?
Non esitare a contattarci se sei tra coloro che desiderano viaggiare sempre informati invece che a tentoni nella nebbia.
Natascia Nardi